Armonia, pace e bellezza

Scritto da Anna Legnazzi

Aprile è il mese in cui la fioritura del glicine è al suo splendore. Lungo una sponda del Naviglio Martesana verso la fine di via Padova c’è un punto preciso dove forme e colori sembrano inneggiare l’incanto della natura. Se si librassero delle fate non ne saresti sorpreso.
E’ magico, dolce, pacifico. Nel senso di pace. Armonia.
Un altro tocco di colore e armonia lo si trova più avanti, sulla casa che affaccia sul Naviglio, quella che ospita un dipinto in cui il colore azzurro è prevalente.
Per guardarlo più da vicino devi andare sul Ponte. Così ti accorgi che si tratta di un’Annunciazione, intitolata “Madonna della Liberazione”. Non libertà. Liberazione. E allora capisci tante cose, rimetti insieme i racconti che ti facevano tuo padre, tuo nonno… risenti l’eco di quel canto che oramai quasi nessuno ricorda più. “…i mamm diséven di gran rosàri, te domandàven la pas del mônd”.
Liberazione. Oggi la celebriamo il 25 di ogni aprile.
Il 25 aprile del 1945 cadeva di mercoledì, giorno infrasettimanale, magari sereno, tiepido e colorato e bello come oggi. Difficile immaginare spari, appostamenti, tensioni, odi in giornate così belle. Eppure accaddero…
Ma anche qualcosa di meraviglioso accadde proprio lì, lungo il Naviglio: quel prete giovane aveva fermato la colonna tedesca e, armato di un’Ave Maria, mise in salvo gli ostaggi. Liberazione.
Liberazione come passaggio, da non essere liberi a esserlo. Una conquista.
Abbiamone cura : questo mi ripeto in questi giorni di “corona”, restando a casa.
Lasciamo libero il nostro spirito, la nostra mente, il nostro cuore, riempiamo il nostro animo di armonia e di bellezza.

Armonia, pace e bellezza racconti - Associazione ViviAdriano