Didattica a distanza

Scritto a quattro mani dalle professoresse Deliso e Pascazio (insegnanti della Scuola Secondaria di Primo grado Trevisani-Scaetta)

La Dad, una parola quasi magica, a metà strada tra surrealismo e dadaismo, ma quando sciogli l’acrostico ti svela tutta la sua freddezza. A distanza……

Una scuola a distanza non è una scuola, per noi la scuola è altro: è il frastuono delle voci dei nostri studenti, è il suono della campanella, è il gesso che stride sulla lavagna, è ridere e piangere, è sussurrare e urlare, è asciugare lacrime, è vita che pulsa in ogni suo gesto, in ogni suo attimo.

La scrittura è forse l’unico strumento per colmare questa distanza, soprattutto raccontando di noi stessi. La scrittura biografica è autentica, parla di noi, di come stiamo, di cosa pensiamo e proviamo.

È questo che abbiamo fatto con i nostri studenti, abbiamo parlato di noi e loro hanno parlato di sé stessi.
Ci siamo aperti, abbiamo stabilito una relazione a distanza, che certo non sostituirà mai quella in classe, ma tutto sommato ha funzionato.

Abbiamo scritto prima noi il nostro racconto, un mentor text che è servito ai ragazzi da canovaccio, abbiamo letto loro poesie e testi di vario genere ed epoca per stimolarli, abbiamo suggerito loro di prendere ispirazione dai grandi scrittori, ma soprattutto di essere sé stessi.

Lo hanno fatto e anche oltre le nostre aspettative.
Hanno lasciato scivolare le loro anime su un foglio, e noi siamo sempre state lì ad aiutarli con tutto quello che la tecnologia poteva offrirci in questo momento, con la connessione che cadeva, con i file che non si aprivano, tra mille dubbi e domande.

E oggi sappiamo che in questa esperienza terribile del Covid 19, che ha segnato profondamente i nostri ragazzi, la scrittura è stata un’ancora di salvataggio.
La scuola può ancora salvare il mondo? Noi pensiamo di sì.

Didattica a distanza racconti - Associazione ViviAdriano