Gli ultimi saranno i primi

Scritto da Stefano D’Amato (alunno della Scuola Secondaria di Primo grado Trevisani-Scaetta, classe 2A)

La razza umana ha passato un periodo difficile nel 2020: potrebbe sembrare un anno come gli altri, ma 225 anni fa un virus detto COVID-19 ha rischiato di sterminare l’intera umanità: siamo sopravvissuti per miracolo!
Questo virus è passato da infettare i pipistrelli a infettare gli umani nel novembre del 2019 in Cina: nella città di Wuhan, un gruppo di scienziati faceva esperimenti sui pipistrelli con un virus simile a quello che nel 2002 uccise 700 persone, un Coronavirus.
Non si sa per quale motivo stessero facendo degli esperimenti, ma li facevano.
Sfortunatamente un giorno uno di loro venne contagiato da un pipistrello contagiando poi altre persone: così si iniziò a diffondere il coronavirus.
Inizialmente il presidente della Cina non avvisò il resto degli stati per nascondere l’errore… In questo modo il virus ebbe più tempo per diffondersi.
Col passare del tempo esso infettò tutto il mondo nonostante le misure di prevenzione attuate dai vari stati.
La cura non si trovava, quindi l’unico modo per non essere infettati era quello di restare a casa per non contagiare gli altri o farsi contagiare.
Questo però non bastava.
La cura non fu mai trovata e si scoprì che si poteva essere contagiati anche due, tre magari cinque volte. Non sappiamo come passassero la vita gli umani di allora, sappiamo solo che ne rimasero pochi: i più contagiati erano i dottori che curavano i malati e a poco a poco vennero tutti infettati e morirono. In questo modo solo chi non veniva contagiato sopravviveva…
Forse sarebbe stato meglio se fosse finita così, per quanto questa fine possa essere tragica.
Ma non andò così: questa storia fu interessante, non perché fece quasi estinguere l’umanità, ma perché in quei tempi venne inventato un potente vaccino universale contro ogni virus delle vie respiratorie.
Potrebbe sembrare un bene e infatti inizialmente lo era, ma dopo si scoprirono gli effetti collaterali di questo vaccino: un quarto dei vaccinati moriva per motivi inspiegabili e gli altri tre quarti diventavano in gran parte aggressivi gli uni contro gli altri uccidendosi vicenda. Chi aveva inventato il vaccino sapeva degli effetti collaterali, ma rischiò per salvare il genere umano.

Tuttavia c’era un modo per rendere il vaccino una cura senza controindicazioni, ma era costoso e difficile: per questo solo i capi dei governi e le loro famiglie presero il vaccino senza effetti collaterali e si salvarono dal peggio rinchiudendosi in bunker segreti, mentre fuori nel resto del mondo la gente si uccideva anche per futili motivi : come il mancato rispetto della fila ad esempio dal macellaio (che magari vendeva carne umana perché era la meno costosa e facilmente reperibile anche per strada).
In questo modo la terra si spopolò lentamente e rimasero solo poche persone all’esterno, che ormai si riunivano in branchi e ancor meno persone chiuse dentro ai bunker.

Fin quando non siamo arrivati noi! Gli abitanti dell’Africa più povera che non avevano i soldi per il vaccino!
Quello che poteva sembrare uno svantaggio alla fine si rivelò un grande vantaggio: anche se colpiti dal virus, essendo in un posto molto caldo, riuscimmo a cavarcela solo con una quantità di morti relativamente bassa. Sapevamo degli effetti collaterali del vaccino, perché nei paesi più ricchi vicino ai nostri villaggi le persone impazzivano uccidendosi a vicenda. Quindi aspettammo che la situazione si calmasse e con delle navi andammo in giro per il mondo e scoprimmo che non eravamo gli unici ad essere sopravvissuti, perché anche ad altri poveri della terra non era stato somministrato il vaccino. Dopo poco scoprimmo anche i bunker e aprendoli vedemmo che le persone che vi abitavano erano morte anch’esse: per mancanza di cibo alcuni o perché scoperti e poi uccisi dagli uomini vaccinati. Ci ritrovammo così una Terra non inquinata e pronta per ripartire da zero senza commettere gli errori dei nostri avi.

Beh, questa storia rappresenta perfettamente il detto “gli ultimi saranno i primi”!!

Gli ultimi saranno i primi racconti - Associazione ViviAdriano