Quartiere Adriano, ieri e oggi

Scritto da Fabio (classe 1935), papà di una nostra cara socia

“Negli anni ’90 eravamo a Singapore. Quartiere Adriano, ieri e oggi racconti - Associazione ViviAdrianoC’erano improvvisi acquazzoni equatoriali, molto intensi, tutti cercavano riparo, salvo i cinesi ed i malesi che continuavano a passare veloci in moto a torso nudo e ciabatte.

In India, negli stessi anni, ci trovavamo a volte in mezzo a un traffico. Incredibile, persone, bici, tricicli, auto, camion, vacche, carretti tirati da buoi, cavalli, cammelli.

In Provenza, verso il 2000, la vita era serena e tranquilla, il tempo bello, il cielo di un magnifico blu, le persone gentili ed accoglienti.

A Shanghai nel 2003 mi sono beccato la Sars.

A Pechino, negli anni seguenti, le tempeste di sabbia dalla vicina Mongolia arrivavano a intasarmi i filtri dei condizionatori, nonostante le apposite protezioni.

In tutti questi nostri spostamenti abbiamo sempre trovato tante brave persone, che ci hanno aiutato a comprendere ed apprezzare l’ambiente in cui mia moglie ed io vivevamo.

Alla fine, siamo sbarcati al Quartiere Adriano. Di nuovo forti piogge improvvise, ma senza cinesi in moto. Di nuovo il traffico verso via Padova, anche se non terribile e senza vacche e cammelli. Di nuovo il virus, forse ancora più pericoloso della SARS. Spesso c’e’ ancora il cielo blu, “quel bel ciel di Lombardia, così bello quando è bello”. A volte c’è anche la sabbia, portata da vento e pioggia, che si appiccica alle piantine e ai fiori sul balcone. E abbiamo tanti nuovi amici, che fanno bello e simpatico vivere nel Quartiere Adriano.

Adesso tutto è diverso, ma in fondo nulla è cambiato!”