Scritto dal nostro Angelo Tavecchia
Mi piaceva condividere con voi le mie scoperte quotidiane osservando cantieri, strade, la natura nel parco con gli occhi datati di un “umarell”! Da giorni, invece, sono un “birdwatching/ ascoltatore” dei medesimi. La fortuna di abitare su un bellissimo giardino mi consente, nell’assordante e obbligato silenzio di questi giorni, di ascoltare il cinguettio degli uccelli e vi garantisco, autorizzandovi ad invidiarmi, che è davvero meraviglioso! All’alba c’è una gara a chi lo fa più sonoro, allegro, invitante, felice (nessuno batte il canto/richiamo/verso del fagiano). Poi mi armo di binocolo e seguo le evoluzioni impagabili di questi incantevoli esseri, di ogni colore e dimensione. Cosa mai fatta prima! Sicuramente non avrei riaperto la mia superdatata antologia per rileggere “L’elogio degli Uccelli” G.Leopardi. Cercatela…scrivo solo il finale…
“Io vorrei, per un poco di tempo, essere convertito in uccello per provare quella contentezza e letizia della loro vita”.