Viaggio indimenticabile

Oggi è tornata a scriverci la nostra infaticabile socia e amica Angela Battaglia e noi ben volentieri pubblichiamo questo suo meraviglioso “reportage” ricco di curiosità’
Grazie, Angela!
Buona lettura a tutti !
Ho appreso da poco la notizia dei tornado in Cina e subito mi affiorano alla memoria i ricordi di un viaggio indimenticabile che abbiamo intrapreso nell’aprile 2019.
Tra le diverse e interessanti opzioni offerte dai tour operator, abbiamo optato per un viaggio organizzato su misura per noi da un’agenzia cinese suggerita da un blogger italiano che aveva vissuto lì per diversi anni. In questo modo, in 14 giorni siamo riusciti a vivere dei momenti che mi auguro rimangano ricordi indelebili anche per nostra figlia, che all’epoca aveva 12 anni.
Di fatto, non è stato solo un elenco di tappe, ma di sensazioni, usi, curiosità, odori, bellezze, ambienti, spazi, piatti completamenti diversi da ciò che noi occidentali siamo abituati a vedere, contemplare e assaporare, tuttavia sono stati ugualmente suggestivi.
Le uniche cose che non sono riuscita proprio a superare sono due loro abitudini: lo sputare ovunque (la guida ci ha spiegato che un tempo veniva fatto solo dai contadini per eliminare la terra dalla bocca) e il cibo troppo speziato.
Mi sovvengono altresì tante loro stranezze, come il loro modo di accovacciarsi con i talloni ben piantati per terra sul ciglio della strada per riposare o per attendere l’autobus. Oppure, il non trovare una persona che parla in inglese neppure nelle grandi catene di caffè o ristoranti stranieri presenti negli aeroporti. Ma anche il numero smisurato di bagni pubblici, soprattutto a Pechino, che vengono utilizzati regolarmente e che per fortuna sono stati di recente ristrutturati. Ciò è spiegato perché nelle case tradizionali popolari costruite su un piano non c’erano gli impianti idrico-sanitari e i focolari; ogni stanza si affacciava su un cortile interno a cielo aperto dove si poteva cucinare e attingere acqua da un pozzo.
Ho notato pure che seguono quattro regole per uno stile di vita sano.
La prima è bere acqua calda, quindi sono tutti provvisti di thermos, che possono essere riempiti gratuitamente dappertutto (ecco un altro motivo per cui hanno bisogno di recarsi così spesso alla toilette!).
La seconda è mangiare il peperoncino durante il giorno nei luoghi più disparati. Mi ricordo che eravamo in un anfiteatro a Yangshou per assistere ad un meraviglioso spettacolo serale ambientato sull’acqua (peraltro menzionato in una puntata di Pechino Express 2020) ed a un certo punto mi sono accorta che la maggior parte delle donne aveva il suo sacchettino di plastica da cui attingere la spezia. (A dire il vero, ci sono stati anche altri comportamenti per noi incomprensibili da parte degli spettatori, come quello di vedere filmati sui cellulari senza auricolari o recarsi verso l’uscita prima del finale della rappresentazione senza applaudire).
La terza è mantenersi in forma ballando alla sera dopo cena nelle piazze oppure giocando per strada a volano con i piedi (jianzi o Shuttlecock).
La quarta è non cibarsi né di dolci occidentali né di formaggi. In effetti, non ho visto persone obese o in sovrappeso. Forse un motivo ci sarà!
Per poter immergerci nel loro mondo abbiamo scelto di soggiornare negli alberghi tipici cinesi, di visitare anche le zone più rurali (come Longjin Rice Terrace, Xianggong hill, Gaungxi, Lijiang River) e di utilizzare quasi tutti i mezzi di trasporto disponibili: aereo, treno, macchina, taxi, barca, risciò e bicicletta. Abbiamo persino avuto il piacere di fare un mini corso di idiogrammi al Tangbo art Museum di Xi’an e di scoprire che a Suzhou c’era l’Esposizione Internazionale di Poster “Le due torri pendenti”, la Tiger hill e la nostra Torre di Pisa. Che dire poi della Grande Muraglia, dell’Esercito di terracotta, della città proibita, delle moschee, delle pagode, dei giardini, della cerimonia del tè…
Certo non sono mancate le contraddizioni: a Gaungxi ci sono ancora donne che lavano i panni nel ruscello (mi ha ricordato tanto le foto in bianco e nero degli anni ’50 di Vicolo dei Lavandai a Milano), mentre a Shanghai gli obiettivi per il 2050 sono quelli di ultimare tutte le costruzioni per trasformarla in una metropoli internazionale moderna altamente sostenibile. Ciononostante, tutto questo ti arricchisce, ti apre la mente e abbatte i preconcetti. Questo è il bello di viaggiare.