Scritto dalla nostra simpaticissima socia Federica
Sentire il tempo che fluisce in un spazio privo di interruzioni, dal lunedì mattina e al venerdì sera.
Distinguere le concitate battute di quella telenovela spagnola che non avevo mai sentito (grazie alla mia vicina).
Il perimetro della casa che diventa il luogo per una passeggiata.
Le voci indistinte di colleghi e amici, l’unico contatto con l’esterno.
Il ricordo, vago, della quotidianità di prima,qualcosa di lontano, eppure così vicino.
E poi…il dimenticato balcone che a un tratto prende vita… i cruciverba, la ginnastica, i film.
La voce del piccolo Leone con i suoi pianti e i suoi primi discorsi…ringraziare per la sua dolce presenza e in fondo sentirmi un po’ come la vicina dei “Ferragnez”
Questa è la mia quarantena da single!