Vivere il Quartiere Adriano dopo una vacanza nella terra d’origine

Oggi leggiamo insieme le parole che la nostra dolce amica e socia Paola ci ha inviato
Super timida fino a poco tempo fa, rimarrete stupiti dal suo racconto.
Grazie, Paola!
Lo scorso agosto ho trascorso le vacanze, dopo alcuni anni in cui non lo facevo, nel mio paese di origine, un piccolo comune del Lazio che non supera, d’inverno, i 1000 abitanti (in estate invece sono decisamente di più).
Ho rivisto non solo i parenti vicini e lontani, ma anche gli amici e le amiche che, ormai persone adulte, hanno creato, come me, una famiglia “nuova”
Mi ha fatto in qualche modo sorridere constatare che, sebbene da adolescente per me questo posto era in fondo un po’ una prigione, e infatti ne sono scappata non appena ho potuto, ora, ritornandoci quasi da “turista”, le difficoltà , anche nelle relazioni, sono sparite. E’ stato come se ci guardassimo tutti con occhi diversi, eppure eravamo sempre noi, solo un po’ cresciuti.
Nello stesso tempo, però, pur sentendomi a mio agio e divertendomi, dopo qualche settimana ho sentito la necessità di ripartire per la mia amata Milano ritornando nel mio adorato Quartiere Adriano in cui abito da residente ormai da quasi 20 anni
Insomma, tante sensazioni contrastanti
Tornata alla vita cittadina mi sono dedicata a ciò che le persone del quartiere potevano offrirmi e, forse memore delle settimane passate nel mio paesello di origine, ho iniziato davvero a guardare per la prima volta con occhi diversi la gente che incontravo
Quando mio figlio è stato invitato a una festa di compleanno, la prima dopo quasi un anno e mezzo dall’inizio dell’odiato COVID, ci sono andata anche io ( io che, prima, piuttosto che andare a una festa mi inventavo qualsiasi scusa )
E sorpresa delle sorprese :è stato un pomeriggio bellissimo, mi sono trovata dentro a una grande famiglia, siamo stati accolti e presentati ad altri ospiti con tanto calore e simpatia
Ora non so che sviluppo avrà questa nuova conoscenza, ma di certo mi sono sentita a casa in presenza di "estranei”
Sarà l’aria del Quartiere Adriano che fa questo effetto o sono io che sono cambiata ?