Scritto dalla nostra carissima socia Monica Manenti
Quando a fine febbraio è iniziato questo periodo di quarantena, dove tutti dovevano rimanere a casa a poter poltrire sul divano, io mi sono trovata catapultata in un vortice senza fine.
Il giorno iniziava molto presto e la notte arrivava sempre troppo tardi.
Dopo più di un mese nulla è cambiato nei miei orari, nella quarantena e negli occhi di chi rimane a casa ad aspettare il mio ritorno guardando il mio viso segnato ,non solo dalla stanchezza,ma anche dalle protezioni obbligatorie che dobbiamo indossare.
Vorrei ricominciare a vivere normalmente: poter andare a bere un caffè da un’Amica, passeggiare al parco, andare alla Messa la domenica e vedere di nuovo un vero sorriso sui visi di chi mi sta accanto.