Oggi è tornata a scriverci la nostra cara amica Donata e noi molto volentieri pubblichiamo il suo delizioso racconto che, diciamo la verità, è un vero e proprio bellissimo pezzo giornalistico
Grazie, Donata : il tuo entusiasmo è davvero contagioso !!!
Buona lettura a tutti !
Il giro ciclistico d'Italia che si svolge ogni anno in maggio quest'anno, causa Covid, è stato rinviato a ottobre. E vederlo passare per via Padova, e attraversare piazzale Loreto, è quasi un richiamo alle origini: infatti il primo giro, nel 1909, partì proprio da qui.
Il 25 ottobre è l'ultima tappa, l'arrivo finale a Duomo consacrerà l'ultima "maglia rosa" e cioè il vincitore del Giro. Circostanza rarissima, però, oggi dopo la penultima tappa due ciclisti sono in testa a pari merito e solo l'ultima tappa decreterà il vincitore; ed è una "cronometro", una gara cioè
dove ogni ciclista corre da solo, non ci sono il gruppo, le fughe, le volate, non c'è che chi taglia primo il traguardo ha vinto. Il traguardo qui lo taglia ognuno per conto suo e in quel momento sa quanto tempo ci ha messo a fare il percorso, cronometrato con precisione fino ai decimi di secondo.
Da Cernusco sul Naviglio il percorso arriva a Milano per via Palmanova e da via Anacreonte entra in via Padova, che poi percorre fino alla fine. Tutto questo tratto è transennato, via le auto in sosta, volontari anziani, con la scritta Scorta Tecnica su giubbotti gialli, presidiano gli incroci per regolare l'attraversamento di pedoni e biciclette nei momenti in cui non passano corridori.
C'è pubblico dietro le transenne e anche alle finestre e, come me, al balcone.
Partito alle 13.30 da Cernusco, dopo pochi minuti già passa il primo, perché tutti questi ragazzi vanno a una velocità indiavolata, i più "lenti" a più di 50 all'ora, quelli veloci a più di 60.
Arrivano tutti con i fari accesi: prima una moto della polizia, poi il corridore (che naturalmente i fari non li ha), poi una moto della Tv con il guidatore seduto e il "passeggero" in piedi che filma da vicino il corridore, poi l'auto della squadra con una bici di scorta sul tetto e ancora una moto della polizia. Partono per primi gli ultimi in classifica, per i quali non c'è un grande tifo; ma appalusi da dietro le transenne non si negano giustamente a nessuno. Poi, un tifo incredibile per Filippo Ganna, un ragazzone imbattibile a cronometro, non per nulla sulla maglia bianca porta la fascia multicolore di campione mondiale della specialità. Grande tifo anche per Vincenzo Nibali, oggi solo settimo in classifica ma grande campione, e molto amato. Sopra le nostre teste girano gli elicotteri delle
riprese Tv. Per ultima passa la maglia rosa con un lungo seguito di moto, furgoni, macchine, tra cui quella con la grande scritta Fine Corsa. E subito dal balcone vedo uomini intenti a smontare lo striscione che indica gli ultimi 4 chilometri: è proprio finito tutto, ed è stato un pomeriggio
bellissimo!