Modifiche temporanee per l’ACC di Q.re Adriano

Questa sera noi di Associazione Viviadriano, insieme con altre realtà amiche di zona come Casa della Carità e Associazione Sottocorno, abbiamo partecipato ad una riunione con Luigi Regalia e Andrea Brambilla di Proges s.r.l. che, come noto, sta completando la Residenza Sanitaria per Anziani in Via Adriano, angolo Via Tremelloni. Ci hanno voluto raccontare, in modo da dare al Quartiere Adriano la visione completa e trasparente di quello che si è letto questa mattina a mezzo stampa, i passaggi di una momentanea trasformazione.

Proges ha lavorato attivamente all'Hotel Michelangelo durante la prima ondata della Pandemia, cosa che ha permesso di attivare nuove relazioni con ATS e Regione Lombardia. Questa esperienza, svolta in chiamata diretta ed in una situazione di evidente emergenza, non ha portato nemmeno ad un contagio nel personale.

In questi mesi si è ovviamente continuato a lavorare per portare a termine il progetto di RSA e di tutte le attività connesse all'Adrian Community Center; ma l'evolversi del Coronavirus, ha portato a delle modifiche ai piani previsti.

ATS, negli scorsi mesi, ha riconosciuto il luogo dell'ACC come possibile area di ricovero e ha pubblicato ad agosto bandi per la manifestazione di interesse per strutture ad uso alberghiero (alloggi per positivi al Covid-19 e famiglie) oppure di degenza di sorveglianza (presenza di infermieri, ossigenoterapia, etc).

Nello stesso mese, Proges ha dato disponibilità per la parte di degenza di sorveglianza, perchè di propria vocazione. ATS ha proposto invece, nelle scorse settimane, a causa della mancanza di adesioni al bando pubblico, di usare tutta la struttura disponibile ad uso albergo.

Dopo aver riflettuto sulla questione, Proges, la scorsa settimana, ha dato definitiva disponibilità in merito, anche per non venir meno ad una chiamata così importante per Milano e tutto il suo territorio.

Da sottolineare che l'Hotel Michelangelo è attualmente in fase di ristrutturazione ed è quindi non più utilizzabile (per spiegare il motivo per cui quel tipo di esperienza non è oggi replicabile).

Il Direttore di ATS, una volta definita la parte di finanziamento, autorizzerà l'attività, con inizio ipotizzato a partire da settimana prossima. Proges ha messo a disposizione 70 camere e 17 piccoli appartamenti. E' stato anche chiesto un presidio dell'Esercito con l'operazione Strade Sicure e personale dedicato, con attenzione ai protocolli sanitari di sicurezza.

Proges farà lavorare all'interno della struttura personale (altrimenti destinato a cassa integrazione) dedito a sole operazioni pratiche, mentre resta in capo ad ATS la parte decisionale di chi entra ed esce dalla struttura.

In questi giorni è stata raggiunta la fase conclusiva degli interni della struttura, mentre la piazza interna alla corte è ancora in corso di preparazione: sarà 2 terzi ad uso RSA e un terzo pubblica via e sarà parte a verde e parte morbida calpestabile.

ATS darà il suo fondamentale apporto per la salute del territorio, che, con l'esperienza maturata da Proges, verrà tutelata anche grazie a logiche come percorsi differenziati sporchi/pulito e DPI. Sarà sempre ATS a fornire supporto di personale sanitario.

Gli ospiti saranno autosufficienti e non avranno bisogno di assistenza sanitaria. Saranno, infatti, persone che non hanno possibilità di fare la quarantena a casa per spazi insufficienti per mantenere il distanziamento sociale. Gli ospiti non avranno accesso alle parti comuni e all'esterno.
Eventualmente, la struttura è pronta (scongiurandone la necessità) a poter ospitare, nei metodi adeguati, casi un po' più gravi.

L'obiettivo è liberare posti letto dagli ospedali, ora molto sotto pressione, che devono essere utilizzati per i casi più seri. In contemporanea il Quartiere sarà completamente tutelato.

Infine, ci è stata anticipata già da ora la volontà di dare spazi per la vaccinazione, si spera nel più breve tempo possibile. Non è previsto nell'ACC alcun drive-in per i tamponi.

L'apertura della RSA è quindi solo rimandata, nonostante anche la burocrazia sia pronta. Il Covid-19 ha però reclamato una responsabilità maggiore che Proges ha deciso di non sottovalutare, promettendo, a riapertura della RSA, una tariffa iniziale di lancio per i primi 6 mesi (e non più 3) ai futuri clienti.

Associazione ViviAdriano, in qualità di promotrice del territorio, nonché sostenitrice della tutela dei cittadini, non può che appoggiare totalmente l'operato di Proges, sostenendo responsabilmente l'attivazione della sinergia tra pubblico e privato per combattere questa crisi senza precedenti. Chissà che questa esperienza possa essere anche un nuovo occhio di riguardo per il Quartiere, che ne uscirà certamente più forte di prima.