Il tempo porta via quasi tutto ma non i momenti vissuti, non le emozioni.
Il tempo trattiene i ricordi... quelli restano.
Ho trascorso alcuni giorni di vacanza in Abruzzo, il paese che amo, dopo Milano.
La casa, che era dei miei nonni, ancora mi affascina e una parte di essa mi appartiene.
Mia nonna Concetta, grande donna, moglie, madre, per me grande nonna.
Il mio ricordo mi porta a rappresentarla come una eroina.
Il grande mistero che si celava dietro le quinte dove tutto era stato predisposto per la rappresentazione della sua opera "LA SUA FAMIGLIA".
Nonna non si distraeva mai un istante a guardare la scena, sorrideva, i protagonisti occupavano un posto privilegiato nel palcoscenico della vita.
Ascoltava le parole elogiative del pubblico con la docile curiosità di chi è avido di apprendere, soprattutto cercare di inserirsi nella mentalità di un mondo che, per Lei difficile, mai posseduto.
I suoi occhi erano colmi di approvazione e di tenerezza compiaciuta..
Amava guardare e cercare di comprendere meglio di chiunque altro.
Amava i suoi personaggi come solo i cuori sinceri sanno amare con tutte le speranze racchiuse nel suo animo, si scorgeva chiaro il desiderio di essere nella pienezza di ciò che rende lieta la vita , questa soave volontà e queste speranze rendevano ancora più bello il suo tenero viso da cui la luminosità del suo sguardo traeva accordi dolcissimi nella scena di "Mamma, Donna, Moglie, Nonna"
Grazie, nonna per questi ricordi.
Io che ora sono nonna di due meravigliose ragazze chiederò aiuto ai ricordi per loro.
) pubblichiamo questo delicato racconto dell’amica Giuliana che, ancora una volta, ci sorprende piacevolmente con le sue bellissime parole
