Noi che… – 11 febbraio 2023

Nell’attesa di conoscere il nome del vincitore del 73imo Festival di Sanremo leggiamo insieme le parole del nostro Presidente Marino
Grazie, Marino! Ancora una volta dimostri di essere uno scrittore davvero talentuoso
Buona lettura a tutti !
Ogni anno la stessa storia, i cinque giorni più importanti della televisione italiana. Tutto sembra quasi sospeso, tutti parlano del festival: talk show, politici, giornali.
La concorrenza tv addirittura smette quasi di fare controprogrammazione. Moltissima pubblicità viene spesa in questa settimana. Manca solo che il calcio si metta in pausa.
E poi, ci siamo noi.
Noi che diciamo la nostra sui vestiti delle quote rosa. Ma anche dei maschietti.
Noi che postiamo sui social i nostri commenti.
Noi che davanti al caffè in ufficio parliamo malissimo di quella canzone. Oppure benissimo.
Noi che in auto ci ritroviamo a sentire le canzoni del festival e dire "Ah, pensa, la versione da studio… sono così diverse!".
Noi che ci commuoviamo sul divano a sentire quel monologo.
Noi che cantiamo a squarciagola le canzoni di quel super ospite.
Noi che balliamo scatenati la canzone dance dell'ospite internazionale.
Noi che siamo senza pietà sulle gaffes dei conduttori.
Noi che vorremmo andare a dormire presto, ma sappiamo che invece rimarremo attaccati alla tv dal primo all'ultimo minuto.
Noi che ascoltiamo tutti le serate in cuffia, rigorosamente a palla.
Noi che il mattino dopo non ti dico come vado al lavoro.
Noi che "eh, ma ancora pubblicità?", ma anche "Ma basta con i promo di quella serie tv / di quel programma / di quel film".
Noi che gioiamo e ci arrabbiamo per quella classifica che quasi mai ci piace.
Noi che ci chiediamo chi vincerà e rappresenterà l'Italia all'Eurovision Song Contest a maggio.
Noi che mettiamo in agenda il festival mesi e mesi prima per non prendere altri appuntamenti.
Noi che se qualcuno vuole fissare in quella settimana una riunione o peggio una cena gli diciamo "cascasse il mondo, io non ci sono".
Noi che ci isoliamo dal mondo per cinque sere. Si, anche dal partner, che ci sopporta con tanta pazienza e va a dormire sconsolato con il più classico dei "non fare tardi".
Noi che le canzoni non ci piacciono al primo ascolto, ma dopo due giorni le canticchiamo tutte.
Noi che insultiamo il fonico, perché ogni anno l'audio è sempre pessimo nonostante l'impianto sia di tutto rispetto.
Noi che twittiamo e postiamo sui social come se non ci fosse un domani.
Noi che diciamo le peggio cose del festival e lo odiamo.
Noi.
A cui il Festival di Sanremo ci fa ogni anno sognare e svagare.
E che l'anno prossimo torneremo, nonostante tutti i suoi difetti, a seguire.