Per il nostro appuntamento settimanale oggi pubblichiamo il racconto della nostra giovane amica Bianca, 14 anni al prossimo settembre, che con le sue delicate parole ci regala un momento molto romantico.
Lory entrò dalla porta tutta elettrizzata, io la accolsi con un sorriso: le avevo chiesto di venire ad aiutarmi a scegliere l’abito giusto per l’appuntamento.
Chiacchierammo un po’ tutte felici e poi buttammo tutti i vestiti, che prima erano belli ordinati nell'armadio, sul letto.
Lory cominciò a guardare e selezionare i vestiti migliori e dopo un po’ trovammo l’abito giusto: dei lunghi pantaloni a zampa di elefante all'ultima moda, una maglia elegante a maniche corte con una scollatura quadrata e delle décolleté’ bianche.
L’indossai e Lory quando mi vide, per la gioia si mise a saltare sul letto, sparpagliando i mucchi di vestiti per tutta la stanza. Mi pettinai, poi Lory mi diede gli ultimi consigli su come comportarmi e sulle cose da non dire, perché’ sapeva bene che io ero sempre stata impacciata con i ragazzi.
Aspettai tesa l’arrivo di John; lui arrivò verso le tre, suonò il clacson, io salutai Lory e scesi in tutta fretta.
John mi chiese “Meg, vogliamo andare? “
Io annuii’ e iniziai a scendere i gradini che ci separavano ma misi male il piede, inciampai andandogli addosso.
Evidentemente non erano serviti a molto i consigli della mia amica Lory.
Tutta rossa pe la vergogna e l’imbarazzo cercai di scusarmi; John sorrise, un sorriso dolce e delicato, mi prese per mano e mi fece salire sul vecchio maggiolino ereditato dal nonno.
Con la coda dell’occhio vidi Lory che mi salutava dalla finestra.
Partimmo felici.
Girammo per tutta la città e fu un pomeriggio bellissimo.
Al ritorno lasciammo la macchina in via Tremelloni, e andammo al Giardino Franca Rame, ci sedemmo sulla panchina rossa gustando un grosso cono gelato.
La giornata era bella e soleggiata, il vento delicato sfiorava le nostre guance, rosse per il caldo e per il troppo ridere.
Finito il gelato ci avviammo verso la Martesana, John dopo un po’ mi disse di chiudere gli occhi. Quando dopo li aprii c’era davanti a me un bellissimo tramonto con tutti i colori caldi, arancione, rosso giallo rosa e anche un po’ di viola.
Mi brillavano gli occhi davanti a tutta quella bellezza, ero felicissima e avevo il sorriso stampato sulle labbra.
John mi prese per mano guardandomi negli occhi.
E …Mi baciò
Quello fu il giorno più bello della mia vita