All’interno di un seggio…

Ancora una volta è il nostro socio molto timido, che dunque vuole rimanere anonimo, che condivide con noi una storia bellissima.
Grazie, anonimo scrittore, leggere queste tue parole ci riempie il cuore
Buona lettura a tutti !
Poche settimane fa la nostra democrazia si è esercitata nel diritto popolare per antonomasia: il voto.
Da tantissimi anni vivo l'ambiente delle elezioni: prima come semplice Scrutatore, poi come Segretario ed infine da tanto come Presidente di Seggio. Lo sento proprio come un dovere civico, certamente non lo si fa per quanto si è retribuiti rispetto alla quantità di ore che si impegnano.
Ogni volta finisco il lavoro sono stanchissimo, ma sempre arricchito dalle belle storie che si vivono all'interno del seggio. Anche quest'anno!
Ho avuto la fortuna di vivere, per la prima volta, un momento da vero VIP, anche se a margine.
In uno dei momenti di calma e seggio vuoto, è arrivata una signora non giovanissima. Alle apparenze, una elettrice come le altre.
La signora, classe 1942, di chiare origini straniere, era una neo-cittadina italiana.
Mentre la signora votava in cabina, l'uomo di mezza età che l’ aveva accompagnata sino alla porta del seggio, mi ha chiesto il permesso di fare delle foto al momento di mettere le schede nelle rispettive urne. La sua mamma, infatti, votava in Italia per la prima volta. Come quando il Presidente della Repubblica si reca al voto.
Con lei che lo scherniva sul fatto che era una cosa piccola, che non era niente di importante, che lei non era nessuno è stato un momento semplice, ma ricchissimo di umanità: chissà quali storie di lontananza si portano quelle persone. Di sofferenze e di angosce, di viaggi pieni di dubbi e di grandissimi distacchi.
Come quelli che magari i nostri genitori hanno vissuto pochi decenni fa. O quelli che i nostri fratelli o cugini hanno deciso di intraprendere in questi anni. Alla ricerca di un posto migliore in cui crescere i propri figli, dove cercare una vita di serenità.
Non sempre ci si riesce. Tanti sono quelli che hanno sofferto pesantemente il cambiamento.
Chissà queste persone.
Però una cosa è certa: hanno aggiunto alle loro esperienze di vita un tassello importantissimo, quello della cittadinanza italiana.