Ho voglia di respirare

Scritto da Andrea (22 anni, dal Piemonte)

Mi lamentavo spesso di quanto sentissi il peso dell’incompletezza dentro i polmoni e in questi mesi, in cui ho avuto tempo di pensare, quel senso di pesantezza si è alleviato. Gran parte del mio tempo l’ho passato alla ricerca di domande senza risposta, tra le quali il mio dubbio sulla superficialità d’animo e del perché sia così diffusa, ma non ho mai provato a pensare profondamente a quale fosse realmente il problema.
Non riesco a respirare…
Sono due mesi che la mia routine è cambiata.
Sono due mesi che la routine di chiunque è cambiata.
La morte cammina per le nostre strade e noi siamo bloccati nel nostro posto sicuro, cercando di rendere gli animi il più pacati possibile. La preoccupazione è diventata l’emozione che ha sovrastato tutte le altre, rendendoci succubi delle nostre paure.
Ci ritroviamo, quindi, con i nostri cari a viverci un’altra volta. Sempre sotto lo stesso tetto, mai troppo distanti. Come quando si era troppo piccoli per uscire e si doveva stare a casa con i genitori, solo che ora si ha un’età diversa.
Ho voglia di respirare…
Ho ritrovato l’amore nella mia famiglia. Caratteri diversi, ma con lo stesso fine: cercare di ricostruire ciò che è andato perso.
Son felice di vedere mia madre cucinare con più passione e con il sorriso.
Sono felice che mia sorella mi abbia raccontato i suoi segreti, come quando era più piccola.
Sono felice di aver riso con mio fratello fino ad avere mal di pancia.
Il coronavirus ha portato morti, disperazione, paura e, parlando della mia famiglia, ci ha fatto anche ragionare.
Abbiamo capito cosa è stato perso e cosa potremmo perdere. Abbiamo capito che parlare è importante.
Abbiamo incominciato a respirare tutti la stessa aria e io non l’ho mai trovata più leggera di così.
Finalmente respiro!

Ho voglia di respirare racconti - Associazione ViviAdriano