Scritto da Annalisa Santini
La Pasqua è conosciuta come il giorno del rinnovamento e della speranza. Per ora e per sempre.
E’ trascorsa in questo tempo sospeso e di attesa ma la primavera che esplode in colori e cinguettii evoca ricordi preziosi, delicati e mai dimenticati.
Il senso di quiete che circondava il piccolo orto e i movimenti delle mani che si ripetevano di anno in anno. Pochi semi, appoggiati delicatamente sulla terra per poi coprirli con cura e attenzione. Basilico, rapanelli, prezzemolo e poi il profumo della terra bagnata.
I piccoli gesti sono lenti e ritrovano il loro valore vivendo il presente, cogliendone i dettagli, i minuscoli cambiamenti e le sfumature di ciò che ci circonda.
Impariamo ad aspettare perché la natura non ha fretta e non si ferma, nonostante tutto.
Poi, respireremo di nuovo l’aria fresca dei momenti più belli.