L’albero degli zoccoli

Oggi leggiamo insieme un racconto che ci ha inviato la nostra carissima amica Alessia di Spazio LaGobba
Grazie, Alessia per queste tue parole e buon proseguimento a te e a tutti i ragazzi dello Spazio la Gobba per le vostre bellissime attività in Quartiere
Buona lettura a tutti !
Il sole picchiava forte e il caldo saliva dall’asfalto bollente.
Quello fu il momento esatto in cui mi pentii di aver optato per i pantaloni lunghi neri quella mattina .
- Vieni, ti faccio fare un giro.
Mi aveva detto.
- Ma prima ti porto a mangiare il panino che ti dicevo. Erano anni che non mangiavo un panino buono così.
- Io non vedo niente.
- Dovrebbe essere proprio qui. Proviamo ad attraversare.
Sembrava particolarmente convinta. Forse era solo il cantiere a impedirne la visuale e forse dall’altra parte della strada c’era davvero un furgoncino rosso pieno di panini e bibite fresche pronto ad accoglierci.
Aveva ragione lei. Il furgoncino c’era.
Ma era chiuso.
 
- Cavolo, ma come?
- Forse essere uscite alle 3 non ha aiutato.
- Non preoccuparti, ti porto in un panificio buonissimo in via San Mamete.
- La San Mamete non era la tua scuola elementare?
- Esatto. Tutte le mattine mia nonna mi prendeva per mano e mi accompagnava qui.
- Non sapevo ci fosse un altro ufficio postale.
- Sì. Un tempo San Mamete era un piccolo paese a sé stante, poi fu inglobato a Milano, un po’ come Crescenzago. Qui c’era tutto ciò di cui la gente aveva bisogno: la scuola, la banca, l’ufficio postale, una chiesa, il panifi..
Era chiuso anche quello. Ma non me ne importò molto. Mi stavo appassionando sempre più a quel tour improvvisato delle 3 del pomeriggio e anche il sole pareva meno caldo. Ci stavo davvero prendendo gusto.
Avevo vissuto a Milano 3 anni e avevo bazzicato per quartiere Adriano diverse volte, ma non avevo mai visto quei luoghi.
Passammo accanto ad altri lavori in corso e a una chiesetta. Il paesaggio cambiò di nuovo.
- Non sembra nemmeno di essere a Milano… Guarda, quello sembra l’Albero degli Zoccoli. Chissà se Olmi è mai passato da queste parti.
- Da ragazzina facevo sempre questa strada in bicicletta con le mie amiche e ci vengo ancora. La scorsa primavera non potevo andare a dormire senza prima aver fatto una passeggiata da queste parti.
Ecco, questo è l’ingresso.
Il verde mi travolse. Trattenni il fiato e respirai a pieni polmoni.
Quello era parco Adriano.