Scritto da Maria Chiara Todisco Albano (alunna della Scuola Secondaria di Primo grado Trevisani-Scaetta, classe 2A)
10 maggio 2080
Pianeta Terra
Cara Stella,
Sai la vita è imprevedibile, non immagini mai cosa potrà succedere, da un momento all’altro tutto può finire. Io l’ho vissuto.
Tutto sembrava tranquillo, ma in un secondo tutto è cambiato; dovevamo restare chiusi in casa come dei prigionieri. All’inizio sembrava una vacanza, non dovevamo andare a scuola e dovevamo solamente riposarci; in pratica tutto quello che avevamo sempre sognato!
Poi però cominciammo ad avvertire la mancanza della quotidianità, la mancanza del contatto fisico, e un po’ mancava anche la scuola, anche se può sembrare strano.
E così da una settimana si passò a due settimane, poi a tre, poi a un mese e così via; sembrava che tutto questo non sarebbe mai finito! Durò molto questo periodo, dove la mancanza della vita si faceva sentire ogni giorno, ogni attimo: era lì, non mancava mai.
In fondo qualcosa di buono l’ha fatto questo virus: l’aria di Milano era diventata pulita, come non lo era mai stata e poi ci ha fatto apprezzare le cose che prima ritenevamo banali, ma che ora consideriamo importanti.
L’unica cosa che potevo fare, a parte restare chiusa in casa, era uscire in giardino. Le persone che avevano un giardino erano fortunate, perché almeno potevano stare fuori e respirare un po’ d’aria pulita.
Quello che intendo dirti con questa lettera è che per un periodo della mia vita sono stata obbligata a non uscire di casa, ma tu che puoi, non fare questo errore. Certamente la vita a casa non è mai sprecata, perché puoi imparare nuove cose, scoprire delle passioni. Il tempo non è mai sprecato. Ma il tempo vissuto è forse quello più importante. Quindi vivi il mondo, fai qualcosa di significativo, non sprecare quello che puoi avere: la vita! C’è un mondo là fuori e se resti a casa non lo saprai mai; è come se ti fermassi alla prima pagina di un libro: non saprai mai quello che c’è scritto dopo…
Con affetto,
Nonna
