Non c’è più tempo

Scritto da Camilla Albano (alunna della Scuola Secondaria di Primo grado Trevisani-Scaetta, classe 2A)

Come potevamo noi sapere a cosa ci avrebbe portato lo sfruttamento forsennato, l’esaurimento di ogni risorsa, la mancanza di rispetto…
Certo, potevamo immaginare che le conseguenze sarebbero state serie, anzi lo sapevamo che le conseguenze sarebbero state serie, ma non che sarebbero arrivate così velocemente, non che sarebbero arrivate adesso, senza neanche lasciarci il tempo di reagire.
Ma noi abbiamo reagito anche troppo, il nostro reagire insensato ha portato all’esaurimento del mondo, ai suoi problemi, ai suoi danni.
Come potevamo noi sapere? Come abbiamo potuto ignorare?
Forse veramente il mondo che ci ha visti nascere non ci vuole più, si è stancato di noi.
Ci ha dato tante possibilità, e abbiamo sempre fallito. E se ci desse l’ultima?
Ma se per caso sbagliassimo di nuovo, se per caso ricominciassimo a lamentarci o a sprecare come sempre: abbattere invece che curare e a fargli male di nuovo?
Ho cominciato ad apprezzare di più la mia vita adesso, ma forse è troppo tardi, forse non c’è più tempo. E rimpiangeremo tutto quello che abbiamo fatto quando non ci sarà veramente più il tempo per un sorriso, per un abbraccio, per un bacio, per una lacrima, per un consiglio, per un aiuto, per un pensiero, per una parola o semplicemente, per uno sguardo.

Non c'è più tempo racconti - Associazione ViviAdriano