Quando ero bambino io (tanti, ma tanti anni fa) il rientro in città avveniva nei primi giorni di settembre, a seconda delle condizioni meteo. Il luogo delle lunghe vacanze che si trascorrevano è sempre stato Santa Maria Maggiore, in Valle Vigezzo. Passeggiate sui monti, sci nei mesi invernali, il treno delle Centovalli che collega Domodossola a Locarno, ma anche tanti eventi in tutti i mesi dell'anno, per quanto in parte sospesi dal 2020: Mercatini di Natale, Raduno internazionale degli spazzacamini, Museo del profumo (sono vigezzini gli ideatori dell'Acqua di Colonia). A pochi chilometri, a Re, c'è poi il bel Santuario della Madonna del Sangue. Però... quando penso a Santa Maria mi vengono in mente cose ben differenti, che credo non passeranno mai. Giocare nei prati con altri bambini, qualunque cosa andava bene. La famiglia di una volta, con genitori, nonni, zie e noi figli, tutti insieme. La compagnia che avevamo creato, amici ai quali sono legato ancora oggi saldamente. I primi amori, come in tutte le cose gioie e delusioni. Poi cose più recenti, come le settimane trascorse da solo con mia figlia ancora piccola, quando mia moglie era al lavoro e ci alternavamo un po'. Ma anche i miei sessant'anni festeggiati, per quanto possibile, con una polenta in un rifugio lo scorso ottobre. Gli anni passano, tutto cambia, ma il mio ricordo di vacanza sarà sempre là