Scritto da Lucia Barraco (studentessa della classe 2B della Scuola Secondaria di Primo grado Trevisani-Scaetta)
Respira.
Fallo lentamente, non avere fretta.
Abbiamo tutto il tempo. Ascolta il mondo, senti ciò che ti circonda. Separa le cose superflue da tutto ciò che di bello conosci. Senti il calore che ti pervade, mentre in un attimo ti torna in mente quello splendido scorcio, quel sole ristoratore. Quei volti familiari di cui ormai ti rimane solo un ricordo materiale. Ti rendi conto che la vita cambia ma dopotutto resta la stessa, inizi a dare un valore ai piccoli gesti, ad un abbraccio inaspettato, ad un semplice: “Ehi”. Inizi a renderti conto che fuori i fiori stanno sbocciando, e che tu invece sei costretto a non farlo. In quelle sere in cui il cielo ti prende per mano, e inizi a riflettere sulle tue scelte passate, o quando inizi a piangere ininterrottamente mentre scorri l’archivio delle storie di Instagram. Prendi nuovamente in mano le tue piccole passioni e ce ne fai un capolavoro. Incominci a fare discorsi su discorsi restando muto. E poi arriva quel giorno nuvoloso, dove più cammini nei tuoi pensieri, più ci trovi la nebbia, la rabbia, la depressione, e allora lì, proprio in quell’istante provi a cercare di ridare un senso a quelle cose che avresti voluto fare, ma per cui non ne hai mai trovato la forza. Inizi a pensare che il mondo è solo un punto da lasciarsi dietro. E poi… e poi i tuoi occhi tornano a brillare.